Combattere per l’appartenenza

Dopo la dichiarazione di guerra contro la Germania, vari italocanadesi si arruolarono nelle forze armate canadesi. Per lo più andarono ad arruolarsi per senso del dovere. Altri andarono in cerca di avventura, di una paga o semplicemente di fare come i loro amici.

La decisione di arruolarsi da parte di alcuni italocanadesi aiutò a ridurre il marchio di stranieri nemici. Ciononostante, all'interno delle forze armate canadesi persistette un'ostilità verso gli italiani.

Agli internati tra i venti e i trent'anni d'età fu proposto di dimostrare la propria fedeltà al Canada e tornare in libertà arruolandosi nell'esercitpo canadese. Non si sa se qualcuno abbia accettato. Alcubni rifiutarono di arruolarsi per paura di dover combattere contro parenti e amici rimasti in Italia.

 

Fedeltà divise

Ironicamente, vi furono casi di italocanadesi alle armi i cui padri erano internati. Per esempio, cinque figli dell'internato Libero Sauro prestarono servizio in guerra. Anche persone classificate come stranieri ostili andarono ad arruolarsi. Joseph Brescia di Thunder Bay andava a firmare ogni mese durante l'addestramento di base.