Intervista con Nellie Cavell

Nellie Cavell, da nubile Nellie Pitton, è nata a Monte San Vito, in provincia di Ancona, Italia. Il padre arrivò in Canada per primo, per poter stabilirsi per quando sarebbero arrivate Nellie e la madre Maria. Quando sono arrivate in Canada, la famiglia intera si trasferì a Paul River, BC fino a quando Nellie frequentava la quarta classe, e poi andarono a Strathcona. Armita e Antonita, le sorelle di Nellie, sono ambedue nate in BC. Dopo essersi diplomata, Nellie trovò il primo impiego come stenografa al Consolato italiano di Vancouver nello studio del dottor Brancucci. Nellie ricorda la sua amicizia con il dottor Brancucci e spiega che non parteggiò il suo punto di vista fascista, anche se si arruolò nel Circolo Roma, quando lui glielo chiese. Il 10 giugno 1940, il dottor Brancucci irrompe nello studio gridando "Siamo in guerra", cioè noi, l'Italia, siamo in guerra. In seguito chiese allo staff, Nellie inclusa, di bruciare dei documenti e delle carte nel bruciatore della caldaia dell'edificio. Arrivando allo studio due giorni dopo, lo trovò chiuso e apprese che il dottor Brancucci e la famiglia erano agli arresti domiciliari. La RCMP (la Regia polizia a cavallo canadese) le disse che era stata designata una enemy alien, ed era costretta a presentarsi alla RCMP ogni mese - una procedura che Nellie descrive come umiliante. Lei e la famiglia si consideravano fortemente fieri canadesi, e non avevano nessun interesse nelle organizzazioni fasciste.