È storia vecchia…

Il Canada ha più volte internato gruppi considerati un rischio per la pubblica sicurezza. Quanto accadde nella seconda guerra mondiale non fu un caso isolato.

Citando le esigenze belliche o situazioni di emergenza, i diritti individuali sono stati sospesi in nome del bene collettivo. Il risultato di tali azioni (detenzioni o internamenti) rimane un problema per le moderne democrazie, tra cui il Canada.

In una società democratica vi è spazio per vari credi politici, opinioni e religioni. Essere a favore di fascismo, comunismo o integralismo religioso non è una cosa specifica di certe comunità; né necessariamente fa di una persona o un gruppo un rischio per la sicurezza.

Anche se la sicurezza è nell'interesse di tutti i canadesi, occorre puntare a un corretto equilibrio tra diritti individuali e sicurezza pubblica. Questo equilibrio va mantenuto in particolare nei periodi di crisi.

Potrebbe succedere di nuovo? Nel cercare di rispondere onestamente a questa domanda, si comincia a lavorare per fare in modo che non succeda più.