Internamento: passato e presente

•  Nel corso della prima guerra mondiale, più di 8500 persone, originarie degli imperi austroungarico, tedesco e ottomano e del regno di Bulgaria, furono internate in Canada.

•  Gli italocanadesi non furono l'unico gruppo etnico internato nella seconda guerra mondiale. Il governo canadese ordinò l'internamento di circa 800 tedescocanadesi e 700 nippocanadesi. Inoltre, più di 22.000 nippocanadesi vennero trasferiti a forza. Durante la guerra furono internati sia iscritti al partito comunista del Canada sia quelli del partito di unità nazionale fascista.

•  Negli anni Cinquanta, il governo canadese compilò elenchi di 16.000 sospetti comunisti e di circa 50.000 simpatizzanti. Le persone comprese nell'elenco, note come PROFUNC (Funzionari di spicco del Partito Comunista), dovevano essere arrestate e internate in caso di guerra tra il Canada e l'Unione Sovietica o la Cina.

•  La Legge sulle Misure di Guerra* fu reintrodotta nel 1970 durante la Crisi d'Ottobre, quando un addetto commerciale britannico e il Ministro del Lavoro del Quebec vennero rapiti da membri del Fronte di Liberazione del Quebec (FLQ). Circa 500 persone furono arrestate e detenute fino a tre settimane. Solo 62 degli arrestati furono incriminati.

•  Vi sono dei parallelismi tra quanto subito dagli italiani in Canada durante la seconda guerra mondiale e quanto capitato alle comunità arabe e islamiche del Canada dopo i fatti dell'11 settembre del 2001. In entrambi i casi, un'atmosfera di paura e xenofobia condusse ad arresti, vandalismi e violenze. I processi hanno visto condannare alcuni canadesi arabi e islamici per reati di terrorismo. Altri, incarcerati sulla base di certificati di sicurezza*, non hanno potuto esaminare le prove a loro carico né sono stati processati in un'aula di tribunale. Di conseguenza, intere comunità sono state stigmatizzate come nemiche dello stato canadese nonostante la vasta maggioranza dei loro membri siano cittadini rispettosi della legge.

•  Nel giugno del 2010, durante il G20 di Toronto, più di 1100 persone furono internate per un finesettimana sulla base del Regolamento 233/10, emanato nell'ambito della preesistente Legge per la Protezione delle Opere Pubbliche.* Tale regolamento designava il centro cittadino come opera pubblica, il che conferiva alle forze di polizia l'autorità di identificare e perquisire senza un mandato chiunque tentasse di accedervi, o procedere all'arresto. Tuttavia, l'applicazione concreta del regolamento generò il più vasto arresto di massa nella storia del Canada. La maggioranza degli arrestati venne rilasciata senza essere incriminata.