Intervista con Michael Monaco

Michael Monaco, i cui genitori sono entrambi nati a Ururi in Italia, è un fiero canadese che vive a Laval, Québec. La sorella maggiore, Mary, è nata in Italia, ma lui e le altre tre sorelle sono nati a Montreal dove si era stablita la familglia. Michael è figlio dell'internato Vincenzo Monaco e nipote degli internati Antonio e Donato Monaco, i quali erano tutti coinvolti nell'azienda familiare - la Corona Bakery (il Panificio Corona). Mentre era studente aiutava il padre a consegnare il pane a domicilio ma dopo un anno di università decise di lavorare definitivamente accanto al padre, pensando che fosse la "cosa giusta da fare." Il padre Vincenzo era una persona molto religiosa e frequentò la Italian United Church of the Redeemer (la Chiesa Unitariana del Redentore) a Montréal. Michael ci dice che il padre e gli zii erano molto presi dal lavoro nel Panificio Corona e che il padre impiegò il tempo libero che aveva tra la chiesa e il suo giardino. A un determinato momento, nella chiesa si votò per decidere chi avrebbe continuato come ministro, con il risultato che una lite scoppiò tra il pastore Bursani e il pastore Scolera. Michael racconta che il padre votò per il pastore Scolera, che era sostenitore delle idee fasciste, e che Bursani, un ardente antifascista, consegnò alla RCMP un elenco di tutti i sostenitori di Scolera. Come risultato Vincenzo fu arrestato mentre faceva le consegne di pane con il carretto e il cavallo. Lo zio, Donato, fu arrestao più tardi in panificio sotto gli occhi di Michael e della madre. Per la famiglia e per l'azienda familiare che quasi cessò l'attività, i sei mesi di internamento furono difficili; ma Vincenzo li trattò come una "vacanza" visto che, dato il lavoro, non aveva mai potuto fare le ferie prima. Michael spiega che il giorno dopo l'arresto del padre, la madre seppellì  l'uniforme e le medaglie dalla Prima Guerra Mondiale del marito in giardino, e quando in futuro le fu chiesto perché lo fece disse "Beh, avevo paura." Il Natale di quell'anno era un giorno difficile per la famiglia e ricevettero solo del carbone e un'arancia nelle calze, ma Michael dice che il loro vero regalo fu l'arrivo il 27 dicembre del padre liberato. Il padre, la madre, e la sorella maggiore di Michael Monaco erano tutti cittadini canadesi al momento dell'arresto del padre, ma furono costretti a presentarsi alla RCMP come enemy aliens anche dopo il rilascio del padre.