Intervista con Teresa Pateras

Teresa Pateras nacque nel quartiere Mile End di Montreal nel 1929. È figlia di Salvatore Pateras, un sarto che era nato in Italia, e la moglie che era nata a Montreal ma di origine italiana. La fanciulleza di Teresa era centrata sulla sua famiglia estesa: i nonni ebbero 12 figli, e alcuni tra gli zii e le zie avevano la sua stessa età. Il padre era sarto e con l'andare del tempo riuscì a stabilire una propria fabbrica di abbigliamento dove anche Teresa lavorò come contabile. Il padre di Teresa fece attenzione a non essere associato alle organizzazioni fasciste che si stabilirono intorno all'ascesa di potere di Mussolini. Era risolutamente apolitico, ma ciò nonostante fu considerato fascista perché era incluso in una foto fatta durante una festa parrocchiale assieme a delle persone conosciute come fascite. La RCMP lo arrestò mentre era al lavoro il 10 giugno 1940 e in seguito perquisirono la casa. Fu internato a Petawawa per nove mesi. Sebbene fosse stato l'unico sostegno della famiglia prima dell'internamento, la moglie e i figli riuscirono a tirare avanti abbastanza bene economicamente durante la sua assenza. Quando Teresa ci pensa, non sa come la madre sia riuscita a mantenere il tenore di vita della famiglia durante quell'anno, e ipotizza che i nonni l'abbiano aiutata. Ci racconta che il nonno aveva acquistato un casa per la madre dopo che lei e i bambini erano stati sfrattati dall'appartamento dopo l'arresto del padre. Rispetto all'internamento del padre, Teresa è dell'opinione che gli uomini furono trattati bene, però pensa pure che il Governo canadese si sia sottratto alle proprie responsabilità nell'arrestare ingiustamente delle persone che non partecipavano affatto ad organizzazioni fasciste: avrebbe dovuto indagare con più attenzione gli arresti.