Intervista con Sandra Corbo

Sandra Corbo aveva due anni e viveva a Toronto con la madre scozzese e il padre italiano quando due famigliari di Montreal furono internati. Lo zio, Nicola Corbo e il nonno Achille Corbo furono internati al Campo Petawawa, il primo per 12 mesi e l’ultimo per 23 mesi. Di consequenza la famiglia di Sandra fu sradicata: i genitori dovettero trasferirsi a Montreal per aiutare il resto della famiglia. Sandra ricorda affettuosamente lo crescere in una casa italiana, mentre vise con la nonna materna per un breve periodo. Purtroppo, quando la nonna si ammalò e fu ricoverata in ospedale, il mondo di Sandra si capovolse. Fu mandata ad un orfanatrofio, visto che i genitori lavoravano e non avevano i mezzi per mantenerla. Dato che il nonno Achille era stato uno dei fondatori dell’Orfanatrofio San Giuseppe, i genitori pensavano che sarebbe stata trattata meglio e che avrebbe ricevuto più cure. Purtroppo la situazione era ben diversa e Sandra ricorda gli incubi e le paure che subì da bambina a causa della sua spaventosa esperienza nell’orfanatrofio.
Durante l’intervista, Sandra accenna anche alla sua crescita a Montreal, al tempo trascorso  con i compagni di scuola, alle scuole prestigiose che frequentò. Costata che lo zio e il nonno erano molto cambiati quando furono rilasciati dal campo. Allo stesso modo, sostiene che anche il resto della famiglia – la zia, gli zii, e suo padre - fu colpita dall’internamento del loro padre e fratello. L’esperienza dell’internamento risultò in effetti  negativi duraturi per Sandra e in un certo modo formò  la persona che è oggi. Continua nel suo lavoro ad informare  il pubblico e la gioventù riguardo questo avvenimento nella storia canadese. Spera che verrà costruito un “qualcosa” nel Memorial Chamber nel Peace Tower ad Ottawa che possa riconoscere gli internati italo canadesi e/o gli enemy aliens “erroneamente” accusati. Spera anche che il governo canadese rilasci un Attestato di Discolpa – “un verdetto di non colpevolezza” – alle famiglie di coloro che furono internati.