Intervista con Peter Butti

Peter Henry Lawrence Butti è nato a Edmonton, Alberta. Il nonno, il primo della famiglia ad immigrare in Canada dall'Italia nel 1912, venne a lavorare da ingegnere elettrico con un contratto per le miniere. Dopo che il nonno si era stabilito in Canada, la moglie e i figli (la nonna di Peter, il padre e la zia Rosina) lo raggiunsero nel 1917. Anche il padre di Peter lavorò nelle miniere, a contare i carri all'età di soli 15 o 16 anni, prima che la famiglia si trasferisse ad Edmonton. I genitori di Peter si sposarono nel 1929 ed ebbero tre figli: Peter, Rosemarie e Josephine. I genitori erano molto coinvolti nella vita della comunità: il padre contribuì a costruire la chiesa italiana e la madre stabilì la Società Dante Alighieri ad Edmonton ed ivi insegnò l'italiano ai bambini. Peter racconta i bei ricordi della sua infanzia ad Edmonton, includendo storie di agenti degli Stati Uniti che soggiornarono in casa Butti, degli episodi di scarlattina, e l'aiuto che lui dava al padre nella sua impresa di refrigerazione. Spiega inoltre che giocava in una squadra di hockey associata ai Detroit Red Wings contro squadre come i Toronto Maple Leafs. Quando Peter aveva all'in circa 6 anni, entrambi i genitori furono designati enemy aliens e lui racconta di dover andare con i genitori a presentarsi ogni mese alla centrale della RCMP (la Regia polizia a cavallo canadese), dove veniva interrogato sul comportamento dei genitori. Peter spiega che il padre era fiero di esser canadese, che detestava Mussolini e che erano stati designati enemy aliens a causa di un equivoco riguardante la cittadinanza.