Intervista con Nicholas Zaffiro

Nicholas Zaffiro nacque a Hamilton Ontario il 14 marzo 1930. Il padre, Francesco Zaffiro, sposorizzazto da uno zio, lasciò Racalmuto, Sicilia, nel 1926 e si trasferì in Canada. Lo zio, Gaetano Girgenti, prestò a Francesco i soldi per avviare l'attività di calzolaio. Francesco tornò a Racalmuto nel 1928 per sposare la fidanzata Maria Maddalena Licata, che poi riportò a Hamilton con lui. Francesco era profondamente coinvolto nel Fascio e nei Sons of Italy [Figli d'Italia] di Hamilton, due associazioni che si riunivano nella chiesa di Sant'Antonio. Era attratto dal Fascio dopo aver visto di persona i benefici che le riforme di Mussolini avevano portato alla sua comunità in Sicilia. Francesco sapeva che qualora venisse dichiarata la guerra sarebbe stato arrestato, dato il suo coinvolgimento in queste associazioni. Fu detenuto nei terreni dell'Exhibition a Toronto, poi al Campo Petawawa e finalmente al Campo Ripples. Nicholas parla del coraggio del padre durante l'internamento e il modo in cui agì da capo per gli altri internati. Per tutta la guerra, la madre di Nicholas lavorò presso l'azienda di abbigliamento Coppley, Noyes e Randall e provvide al nucleo familiare, per esempio, veniva a casa ogni mezzogiorno per preparare il pranzo ai figli. Anche Nicholas era un membro importante dei Sons of Italy e ci parla della formazione della Sons of Italy Charitable Corporation [La Società di Beneficenza dei Figli d'Italia] e la costruzione della casa di riposo Villa Italia. Ci racconta anche della sua delusione che la Casa d'Italia, costruita dalla generazione del padre, fu confiscata e poi venduta. Ci dice inoltre che spera che i soldi dell'indennizzo, se vengono dati alla McMaster University, servano da ispirazione per le generazioni più giovani ad informarsi della cultura italiana.